Il 2021 del WWF: impegno globale per la protezione della natura e del clima
Grazie al tuo sostegno, nel 2021 il WWF ha continuato a lavorare con successo a favore del nostro pianeta e di tutti i suoi abitanti! Per la fine dell'anno ti invitiamo a immergerti nel variegato mondo della nostra organizzazione portandoti sei esempi di successo.
1. Protezione della foresta: non solo piantumazione di alberi
Il WWF fa tutto ciò che è in suo potere per conservare le foreste e ripristinare le aree boschive distrutte e degradate. L'approccio del WWF, dei suoi partner e di molti altri attori ha successo: negli ultimi 20 anni, circa 59 milioni di ettari di foresta sono ricresciuti o sono stati ripristinati in tutto il mondo, si tratta di un'area grande quanto la Francia!
L'obiettivo in questo caso non è semplicemente piantare più alberi possibile, bensì permettere che l'area forestale ripristinata riacquisti la sua funzione ecologica originaria e migliorare contestualmente le condizioni di vita delle persone che vi abitano. In Paraguay, ad esempio, abbiamo aiutato le donne a fondare una cooperativa per coltivare il tè mate in modo sostenibile. La comunità ha così accesso a un reddito e allo stesso tempo si ripristinano delle porzioni di foresta atlantica, una delle foreste tropicali più minacciate al mondo.
2. Il bisonte del Caucaso ritorna nel suo habitat naturale
L'ultimo bisonte del Caucaso era stato abbattuto oltre 90 anni fa. Nell'ambito di un progetto di reintroduzione, anche quest'anno il WWF ha liberato con successo in Caucaso alcuni bisonti provenienti dagli zoo europei, riportando la specie nel suo habitat naturale.
3. Energia idroelettrica e conservazione della natura: nessuna contraddizione
La produzione di energia idroelettrica e la conservazione della natura non devono per forza escludersi a vicenda: lo dimostra la nostra collaborazione pluriennale con Nant de Drance SA per la costruzione della nuova centrale idroelettrica nel Vallese. Congiuntamente alla popolazione, ai rappresentanti del governo e al gestore della centrale elettrica, sono stati elaborati 15 interventi a beneficio della protezione della natura e della biodiversità locali.
Ad esempio, alcune parti del Trient sono state rinaturate e circa 30 ettari di zone umide sono stati riqualificati. Le misure sono efficaci: negli habitat di recente creazione è stato avvistato l'ululone dal ventre giallo, raro nel Vallese, a dimostrazione del fatto che un equilibrio tra la produzione di elettricità e la conservazione della natura sia davvero possibile.
4. Zostera: l'innovazione contro il cambiamento climatico
Con il sostegno del WWF, una start-up sta sviluppando una coltivazione di alghe nelle Isole Faroe. Questo approccio innovativo potrebbe risultare cruciale nella lotta alla crisi climatica: le alghe assorbono 35 volte più CO2 rispetto alle foreste pluviali tropicali e possono essere riutilizzate come mangime per il bestiame.
5. Per oceani senza plastica: l’impegno politico che funziona
Tutte le nazioni sono implicate nella crisi della plastica, e ciascuna deve essere parte della soluzione: il WWF ha quindi lanciato una petizione per chiedere un accordo globale proprio contro questa crisi. Gli Stati membri delle Nazioni Unite dovrebbero impegnarsi a raggiungere obiettivi rigorosi per ridurre l'inquinamento causato da questo materiale.
La petizione ha ottenuto il successo sperato! Nell'autunno di quest'anno si è infatti tenuta una conferenza ministeriale mondiale su invito di Germania, Ecuador, Ghana e Vietnam. In totale sono 119 i paesi che hanno promesso di sostenere un accordo vincolante a livello globale contro la plastica, il cui lancio è previsto in seno alla quinta Assemblea delle Nazioni Unite per l'ambiente, a febbraio 2022.
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6. Contro il commercio illegale di avorio: focus sui consumatori
Ogni anno in Africa vengono uccisi migliaia di elefanti per rifornire i mercati dell'avorio, soprattutto in Asia. Il commercio internazionale di avorio è stato vietato dal 1989, tuttavia quello illegale è ancora in forte espansione.
Un esempio di successo nella lotta al commercio di questo materiale è la campagna «Travel Ivory Free», lanciata dal WWF in collaborazione con oltre 20 organizzazioni nel sud-est asiatico. La campagna costituiva un progetto pilota di pubbliche relazioni digitali, che prevedeva l’invio di messaggi mirati ai viaggiatori che si trovavano nei pressi di noti mercati dell'avorio. Con successo: in soli 20 giorni, la campagna ha raggiunto oltre 101 milioni di persone.
Cosa puoi fare tu
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