Ci impegniamo per il nostro pianeta, da 60 anni!
Da 60 anni il WWF si impegna per la protezione dell’ambiente in tutto il mondo. Siamo grati per il supporto che abbiamo ricevuto, e siamo orgogliosi dei risultati raggiunti grazie al tuo aiuto. Tutto questo ci fa guardare al futuro con speranza! Siamo lieti di presentarti una selezione di dieci progetti di successo da noi avviati e accompagnati negli ultimi 10 anni.
Combattiamo per il clima: la Strategia energetica 2050
I fatti relativi al cambiamento climatico sono chiari, le tecnologie esistono: se vogliamo evitare l'innalzamento del livello dei mari, gli eventi meteorologici estremi, le estinzioni di massa, le minacce per interi ecosistemi e la distruzione dei mezzi di sussistenza di milioni di persone, dobbiamo optare ora per un futuro equo basato su energie 100% rinnovabili.
Pertanto, il WWF si adopera da tempo a favore di un’efficace politica climatica a livello internazionale e nazionale: ne è un esempio la votazione in Svizzera del 2017 sulla Strategia energetica 2050. Scendendo in strada, lavorando a livello mediatico, mediante campagne sui social media ed eventi informativi siamo stati in grado di portare la causa all’attenzione del pubblico e far sentire con forza le nostre argomentazioni. Con successo: nel maggio 2017 l'elettorato svizzero ha votato a netta maggioranza a favore della Strategia energetica 2050. La missione dei nostri politici è quindi chiara. La Svizzera non si è pronunciata solo a favore delle energie rinnovabili nazionali: alle urne i suoi cittadini hanno infatti detto Sì anche a una maggiore protezione del clima e della natura.
Portiamo elettricità ai villaggi isolati: il Barefoot College Madagascar
Grazie al WWF e ai suoi partner, nel luglio 2019 in Madagascar è stato creato il primo Barefoot College, circa 70 chilometri a sud della capitale Antananarivo. Qui vengono formate donne ingegnere specializzate nel campo del fotovoltaico. Poiché molte di esse non sanno leggere né scrivere, imparano tramite immagini e molti esempi pratici a installare i pannelli solari e a occuparsi della loro manutenzione; tutto questo in soli sei mesi.
L'obiettivo: entro il 2030, portare elettricità ai villaggi in Madagascar grazie alle 744 ingegnere solari. Il 12% di tutte le famiglie rurali potrebbe così ricevere luce ed elettricità prodotte con energia rinnovabile. Attraverso la formazione e il loro nuovo ruolo, le donne acquisiscono fiducia in se stesse e il loro prestigio nei villaggi aumenta. In questo modo, a livello ecologico e sociale avviene un cambiamento importante e a lungo termine. Il miglioramento dei mezzi di sussistenza rappresenta infatti un presupposto per uno sfruttamento più sostenibile delle risorse naturali.
Lavoriamo con la popolazione locale: «Coastal Communities Initiative»
I nostri mari sono minacciati: la pesca eccessiva, l'inquinamento, il riscaldamento e l'acidificazione mettono a repentaglio la biodiversità di questo meraviglioso habitat. Ora più che mai abbiamo bisogno di un movimento globale di comunità costiere, organizzazioni della società civile e istituzioni pubbliche competenti. Insieme, possiamo stimolare e attuare una conservazione della natura di successo trainata dagli abitanti delle regioni costiere.
Insieme ad altre organizzazioni, il WWF ha pertanto lanciato la «Coastal Communities Initiative». L'obiettivo: 4 milioni di chilometri quadrati di habitat particolarmente importanti per la biodiversità, lungo le coste, da gestirsi in modo tale da generare benefici per la natura e l’uomo. Così facendo si garantiscono la sicurezza alimentare e i mezzi di sussistenza per i circa 12 milioni di persone che dipendono economicamente dai mari.
Proteggiamo le meraviglie dei mari: il Parco marino Tun Mustapha in Malesia
Sulla punta settentrionale dell'isola del Borneo, nello stato malese di Sabah, c'è un habitat unico. Dugonghi, tartarughe, squali balena e innumerevoli pesci scorrazzano tra coralli colorati, zostera e mangrovie. Tuttavia, questa diversità è minacciata: da decenni gli abitanti pescano con la dinamite e il cianuro, distruggendo i coralli e quindi l'habitat di molte altre creature marine. Anche la pesca eccessiva, le infrastrutture turistiche, l'inquinamento e lo sfruttamento delle risorse di idrocarburi mettono in pericolo quest’area marina.
Al fine di mantenere la biodiversità, nel 2016 il governo malese, insieme al sostegno attivo del WWF, ha istituito il Tun Mustapha Park, tracciando la via all'uso sostenibile delle risorse marine. Le attività distruttive sono ora vietate. La nuova area di protezione copre un'area pari a quasi un quarto della Svizzera. A differenza di altre aree marine protette, le persone che vi vivono sono state integrate nella sua gestione fin dall'inizio, con l'obiettivo di garantire il sostentamento a lungo termine della popolazione all'interno e intorno al parco. Ciò aumenta l'accettazione da parte degli abitanti e offre loro nuove prospettive.
Conserviamo il polmone della Terra: la più grande area protetta dell'Amazzonia
L'Amazzonia ospita la più grande area di foresta pluviale ininterrotta e il più esteso sistema fluviale della Terra. E la più grande foresta pluviale merita la massima protezione: il programma «Amazon Region Protected Areas» (ARPA) costituisce la maggiore rete di conservazione delle foreste tropicali della storia. Questo programma tutela 60 milioni di ettari dell'Amazzonia brasiliana.
Nel 2002 il Brasile si è impegnato ad assumersi la manutenzione a lungo termine di tutte le aree protette ARPA e a identificare le ultime aree protette: un enorme successo per la conservazione della natura. Durante il periodo di transizione, il WWF sostiene il programma ARPA congiuntamente al governo federale tedesco, alla Banca mondiale e a ulteriori partner. Il WWF continuerà impegnarsi anche in futuro per garantire che il governo mantenga la protezione promessa per l'ARPA, nonostante le attuali condizioni politiche in continua evoluzione.
Piantiamo gli alberi: rimboschimento con la popolazione locale in Tanzania
In Tanzania crescono legni preziosi, richiesti in tutto il mondo per la costruzione di strumenti; la popolazione locale vive della loro vendita, da cui dipende a livello economico. Ecco perché la protezione delle foreste per molto tempo non ha costituito una priorità. Insieme alle comunità locali e ai partner del distretto di Kilwa, il WWF ha quindi sviluppato una gestione forestale che consente alle comunità di sfruttare il patrimonio boschivo in modo sostenibile e al contempo di preservarlo. Nel 2009 il gruppo ha ricevuto la certificazione Forest Stewardship Council (FSC), una prima assoluta per le foreste naturali africane gestite dalle comunità. Il reddito dei comuni è quasi raddoppiato e le loro entrate aggiuntive sono impiegate, tra le altre cose, per progetti educativi e sanitari.
Inoltre, i vantaggi della gestione sostenibile delle foreste in Tanzania non sono solo economici: anche la natura ne trae beneficio. A fine 2018 a Kilwa erano già stati piantati oltre 10 000 alberi, e nell’intera Tanzania circa 4,1 milioni di ettari di foresta naturale sono ora soggetti alla diretta amministrazione giuridica di 1400 villaggi. Stanno tornando animali selvatici minacciati che erano dovuti fuggire, come leoni, bufali ed elefanti. L'esempio di Kilwa dimostra che le comunità che comprendono il valore della foresta e i suoi benefici riescono a sfruttarla secondo modalità positive sia per la popolazione che per la natura.
Conserviamo la biodiversità: la protezione del leopardo nel Caucaso
Da un punto di vista biologico, il Caucaso è una delle ecoregioni più variegate al mondo. Quest’area è circa quattordici volte più grande della Svizzera, con oltre 7500 specie animali e vegetali autoctone. Mantenere tale diversità rappresenta una sfida importante, poiché la deforestazione, il bracconaggio e i progetti infrastrutturali affliggono la natura. Una specie chiave nel Caucaso è il leopardo persiano, noto anche come leopardo del Caucaso: proteggendolo, proteggiamo l'intero ecosistema.
All'inizio del 2000 non era chiaro se nel Caucaso vivessero ancora dei leopardi, quasi interamente sterminati. Ecco perché da 20 anni il WWF collabora con i suoi partner per proteggere questo felino. La popolazione è stata coinvolta nell'allargamento o nella riprogettazione delle aree protette, e i piccoli agricoltori supportati con misure preventive per evitare danni al bestiame. Il lavoro del WWF mostra i suoi effetti: all'inizio del 2020, nel Caucaso meridionale sono stati avvistati dieci leopardi adulti e tre giovani.
Valorizziamo i nostri fiumi: Riverwatch
Sapevi che circa la metà di tutte le specie animali e vegetali svizzere vive nelle acque o nei loro dintorni? Tuttavia, nel nostro paese i vivaci paesaggi acquatici sono diventati rari: fiumi e torrenti sono inquinati, canalizzati o edificati. Ci impegniamo a rendere fiumi e torrenti di nuovo vivi e ricchi di specie, affinché il martin pescatore, la trota fario, il castoro o il nasello ritrovino il proprio habitat all'interno e nelle vicinanze dei nostri corsi d’acqua. A tal fine, abbiamo creato il progetto di volontariato «Riverwatch».
Gli ambientalisti volontari osservano e registrano alcuni tratti dei corpi d'acqua, segnalano cambiamenti positivi e negativi, come il blocco dei passaggi per i pesci, e hanno già attuato importanti progetti di rivitalizzazione. In consultazione con gli enti locali, i partecipanti al progetto Riverwatch, ad esempio, ripristinano singoli elementi idrici come superfici ghiaiose o bracci laterali di un corpo d'acqua. Alla fine del 2020 erano già circa 400 le persone ad aver frequentato i corsi di formazione Riverwatch.
Promuoviamo il consumo sostenibile: partnership con il commercio al dettaglio
Il commercio alimentare all'ingrosso e al dettaglio rappresenta uno dei settori economici più importanti della Svizzera ed è la forza trainante nella fornitura di prodotti alimentari: ecco perché può fornire un contributo significativo alla riduzione dei principali impatti ambientali derivanti dalla produzione e dal nostro consumo di alimenti.
Per questo motivo, il WWF collabora con partner selezionati del commercio al dettaglio e di altri comparti da oltre vent'anni. Il WWF e le sue imprese partner concordano congiuntamente obiettivi ambientali ambiziosi al fine di ridurre il consumo di risorse e gli effetti negativi sull'ambiente. Ad esempio, già nel 2017 (due anni prima del previsto) Migros e Coop sono riuscite a cambiare la propria offerta di frutti di mare, ora provenienti al 100% da fonti raccomandate o accettabili. Queste imprese forniscono altresì sostegno finanziario all’operato ambientale del WWF, avendo così accesso alle competenze degli esperti della nostra organizzazione a livello mondiale.
Esperienze nella natura: imparare all'aperto
Imparare all'aperto significa imparare a conoscere, apprezzare e rispettare l'ambiente circostante. E non solo: all’aperto, i bambini mostrano una maggiore motivazione all'apprendimento e le loro competenze sociali vengono favorite. L’attività all'aria aperta aumenta il benessere di docenti e studenti, rafforzando la fiducia reciproca.
La Fondazione SILVIVA e il WWF Svizzera si sono quindi posti l'obiettivo congiunto di inserire nel sistema scolastico svizzero la metodologia della didattica all'aperto da qui al 2030. I bambini dovrebbero acquisire gran parte delle competenze previste dai piani di studio all'aperto, in un contesto naturale, per meglio comprendere la natura e gestirla così in modo sostenibile. Questo è il contesto in cui è stata lanciata la settimana «Scuola all'aperto», un progetto che esiste da quattro anni e ha già raggiunto circa 700 000 bambini.
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